Il Comprensorio della Val di Fiemme, come si evince dal nome, si
estende su tutti gli 11 Comuni della Valle.
Nell'ordine da est a ovest sono:
PREDAZZO
È l'abitato più popoloso di Fiemme, risalente agli ultimi secoli del
Medio Evo. Sta sul fondovalle alla confluenza tra Avisio e Travignolo
ed è celebre per i fenomeni vulcanici contemporanei alle formazioni
dolomitiche, che hanno promosso dagli inizi dell'Ottocento una
interessante forma di turismo culturale-geologico.
Paese ricco di iniziative artigianali, è sede della Scuola Alpina
della Guardia di Finanza. Verso il Passo Rolle, a 6 km, sorge,
immersa nei prati, la stazione turistica di Bellamonte, con i magnifici
"tabià".) Alcune case del centro storico sono adornate da affreschi
di valore. Interessante eredità della vita tradizionale è la Regola
Feudale con 800 vicini o feudatari.
II nome di Predazzo deriva da "pratatium" grande prato.
Tel: 0462.508200 - 0462.508211 - Fax 0462.508210
Info web:
www.comunepredazzo.it
ZIANO DI FIEMME
Nato dalla fusione di cinque nuclei storici un tempo ben distinti
(Zanon, Ziano, Roda, Zanolin, Bosin), il paese appare adagiato
sulle basse terrazze del fondovalle, tagliato a mezzo dal corso dell'Avisio.
È luogo di soggiorno estivo e invernale e sede della grande segheria
della Magnifica Comunità di Fiemme. Un secolo fa erano attivi i
laboratori dei polveristi, cioè dei fabbricanti di polvere per le armi
da fuoco, A Ziano è legato i nome del M. Cauriol, baluardo della
difesa austriaca sul Lagorai. Fu di Ziano Antonio Vanzetta (Morto nel 1839),
primo storico moderno della Valle.
Il nome del paese d'origine latina deriva da Zullanum, Julìanum, cioè fondo di Julius.
Tel: 0462.571122
Info web:
www.comuneziano.tn.it
PANCHIÀ
II paese, sul terrazzo solcato profondamente dal rio Bianco, ai piedi
del gruppo del Cornon, si è sviluppato accanto ad antichi masi
compresi nella grande Regola di Tesero, da cui si staccò nel 1780.
Nell'opposta Val Cavelonte fu sfruttata una sorgente salino-ferruginosa
e sorse un rinomato albergo di cura oggi abbandonato.
È sede di alcune imprese artigianali. L'antica chiesa è stata più volte
rifatta e l'attuale è del 1930-34.
Il nome deriva da "paniculatum", cioè località coltivata a panico.
Tel: 0462.813075
TESERO
Impostato sul fianco sinistro della Val di Stava, è riconosciuto
come il paese più tipico di Fiemme ed anche il più attivo nel campo
dell'artigianato artistico del legno, sculture, dei giocattoli e degli
strumenti musicali. Conserva due belle chiese, la parrocchiale di S.Eliseo
con l'antistante cappella dì S. Rocco (affreschi con i peccati della domenica)
e la chiesa di S. Leonardo, con importanti affreschi recentemente restaurati.
Il centro storico è fra i più compatti e significativi della Valle.
Anticamente il suo territorio si espandeva fino a Bellamente e Lusia.
A Tesero sorse il primo ospedale di Fiemme ad opera di G.Giovanelli.
II turismo trova la sua prestigiosa affermazione a Pampeago. (Alpe di Pampeago)
Il nome di Tesero è tra i più antichi e rimane oscuro.
Tel: 0462.811700 - Fax 0462.811750
Info web:
www.comuneditesero.it
CAVALESE
Storico capoluogo di Fiemme, adagiato su terrazzi glaciali, con
bella esposizione al sole e clima asciutto, È sede del Comprensorio,
della Magnifica Comunità di Fiemme e degli uffici pubblici distrettuali.
Vanta dei monumenti, quali il palazzo della Magnifica Comunità,
antica sede dei ministeriali vescovili, a chiesa di S, Vigilio,
ricca di dipinti di scuola fiemmese, la Pieve dell'Assunta del 1100,
nello splendido parco comunitario ove è contenuto il cosiddetto
"Banco della Reson". Nella Valle, sull' Avisio, la frazione di Masi.
L'economia è soprattutto turistica: famosa la stazione Invernale del Cermis.
Il nome di Cavalese sembra collegarsi, ma in modo non chiaro con "cavallo" (pascolo o mercato antico).
Tel: 0462.237511 - Fax 0462.237550
Info web:
www.comunecavalese.it
VARENA
Tipico abitato di Fiemme, sulle pendici della Rocca, immerso nei
prati che di qui si abbassano fino a Cavalese. Un tempo Varena
era famosa perché fornita delle migliori acque potabili della Valle
e tuttora negli slarghi del centro storico compaiono fontane monoliche
della seconda metà dell'Ottocento.
Vi nacque il pittore don Antonio Longo,
che lasciò come canonica la sua casa affrescata.
La chiesa parrocchiale è dedicata al San Pietro e Paolo; il campanile
ha conservato la cuspide piramidale, l'interno ha dipinti di valore.
Frazione di Varena è il Passo di Lavazé.
Il nome deriva forse da 'Vara", voce antica per indicare una terra
sorvegliata.
Tel: 0462.340343
Info web:
www.comune.varena.tn.it
DAIANO
È il nucleo storico più alto di Flemme, su terrazzo e pendìo,
al centro di estese praterie.
La consacrazione dell' antica chiesa di S.Tommaso
risale al 1193, mentre l'interno conserva affreschi quattrocenteschi.
Tra le strette vie compaiono splendide fontane di pietra, monilitiche,
ed edifici della più pura tradizione fiemmese.
Il nome deriva dal nome proprio Aio, quindi "podere di Aio".
Tel: 0462.340144
Info web:
www.comune.daiano.tn.it
CARANO
L'abitato , diviso in due (Villa e Radoe) dal rio Val, è sicuramente
uno del più antichi di Fiemme. Disposto in pendìo e in mezzo a
vaste praterie terrazzate, vive di artigianato, agricoltura, turismo e terziario.
Fu di Carano lo storico don Giorgio Delvai. Patria affettiva del pittore Rasmo, qui sepolto. La chiesa parrocchiale fu costruita nel 1150, ampliata nel 1515-1816
e assume l'aspetto attuale nel 1929.
Essa contiene quadri dei pittori Longo e Unterbergher.
Esistono sorgenti di acque termali conosciute fin dal 1700.
Fin dal 1914 fu l'unico Comune in Valle frequentato stagionalmente
da villeggianti inviati dai medici per le cure del l'acqua minerale.
Il Comune comprende le frazioni di Solaiolo, Aguai, Cela e Calvello.
Carano dovette essere in antico la proprietà di un Carius o Caro,ma anche un possesso "quadrato".
Tel: 0462.340244
Info web:
www.comune.carano.tn.it
CASTELLO-MOLINA di FIEMME
II Comune è composto da due compatti abitati, Castello e Molina,
distanti fra loro 2 km, circa, Ìl secondo più popoloso del primo,
nonché da due frazioni minori (Predala e Stramentizzo).
Sul Dos Zelor, presso Castello, è stato rinvenuto un castelliere preistorico.
Castello occupa una conca morenica terrazzata che cade con strapiombi sull'Avisio.
100 m. più in basso Molina sorge alla confluenza del rio Predaia nell'Avisio.
Il nome di Castello deriva dal castello medievale degli Eppan,
distrulto nel 1310; Molina si spiega come paese dei mulini per eccellenza.
Tel: 0462.340013
Info web:
www.castello-molina.it
VALFLORIANA
Comune comprendente diverse frazioni, derivate da tredici nuclei
primitivi sui versanti terrazzati dall'uomo e incisi dal rio delle Seghe.
Sede comunale e parrocchiale Casatta; altre frazioni: Pradel, Barcatta,
Villaggio. Palù, Dorà, Casanova, Valle, Montalbiano e Secina.
L'economia è fondata sull'agricoltura e lo sfruttamento forestale,
insufficienti per dar lavoro alle famiglie residenti.
Le chiese parrocchiali
sono dedicate a S. Floriano e a S. Filippo Neri.
Da S. Floriano deriva il nome alla Valle e al Comune, ma la gente
preferisce vedere l'origine del nome nei prati fioriti dell'alto versante.
Tel: 0462.910123
Info web:
www.comunevalfloriana.it
CAPRIANA
Su versante gradinato e coltivato a campi e prati, splendidamente
rivolto al sole, il paese vive di agricoltura, sfruttamento del bosco
e delle cave di porfido, ma non è mancata l'emigrazione verso
paesi più fortunati.
Di Capriana è rimasta famosa la "beata" Domenica Lazzeri,
vissuta nell'Ottocento, insignita di stimmate.
A 2 km. la frazione di Carbonare. Capriana è nome di luogo derivato da "capra".
Tel: 0462.816013 - Fax 0462.816017
Info web:
www.comunecapriana.com
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